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Lunedì 24 Settembre 2012
Como, rette troppo care
si svuotano le case di riposo
Si riducono del 10 per cento le liste d'attesa per le Rsa. Gli anziani restano a casa, colpa della crisi. Frisoni (Ca' d'Industria): la badante costa meno
Ma è un dato teorico; probabilmente, la diminuzione vera si colloca intorno al 10%. Ad ogni modo, s'è allentata la pressione per un ricovero in una struttura specializzata, a fronte dell'aumento degli anziani e all'allungamento della vita. L'anno scorso, ad ottobre, erano 1.977 le domande giacenti; quest'anno, a settembre, sono 1.634. Il sindacato pensionati Cgil nell'autunno del 2010, aveva calcolato che gli anziani in attesa di un posto erano 1.753. Allora come ora, i letti disponibili sono 4.606 e al di là dell'andamento, le richieste sono superiori del 30% rispetto alle disponibilità.
Ora le liste sono state depurate dalle doppie iscrizioni e da tutto ciò che le gonfiava: la Asl ha aggiornato il sistema di pubblicazione e precisa che sono reali, suddivise per uomini e donne. Complessivamente, le donne in lista sono 1.230; gli uomini sono 404. Tempo d'attesa zero per le strutture più costose. A Como, spicca l'esiguità della lista d'attesa di Ca' d'Industria, tre sedi per 350 posti letto, in via Brambilla, Via Varesina e Via Bignanico.
Sono otto uomini e due donne in lista d'attesa, per un totale di dieci richieste. L'anno scorso di questi tempi erano undici; nel 2007, erano 40 ed oltre cento nei primi anni 2000, quando si presentò la necessità di costruire una nuova residenza sanitaria assistenziale. Fu, appunto, realizzata la "Camelie" o Celesia due a Como nord, perché la domanda era sostenuta e il fabbisogno sembrava destinato a crescere. «Le liste d'attesa non sono sparite, ma sono brevi, è innegabile - afferma il presidente della Fondazione Ca' D'Industria, Paolo Frisoni - Il ricovero è richiesto solo in casi gravi, per anziani che hanno perso del tutto l'autosufficienza. Prima, anziani ancora pienamente autosufficienti chiedevano di entrare in casa di riposo». Significa che le Rsa sono sempre più sanitarie e sempre meno sociali. «Finchè è possibile, la famiglia cerca di tenere l'anziano nel proprio ambiente - sottolinea Frisoni - Tant'è che è stata chiusa la nostra struttura di via Volta: non c'era più richiesta».
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