Carnini, niente licenziamenti
Due anni di cassa integrazione

Almeno per due anni non ci saranno licenziamenti. Un sospiro di sollievo per i 21 lavoratori del reparto produttivo della Carnini che, per rimanendo in esubero rispetto a una produzione che sarà chiusa a ottobre, non saranno messi da subito in mobilità, ma godranno della possibilità di un biennio di cassa integrazione straordinaria.

VILLA GUARDIA Almeno per due anni non ci saranno licenziamenti. Un sospiro di sollievo per i 21 lavoratori del reparto produttivo della Carnini che, per rimanendo in esubero rispetto a una produzione che sarà chiusa all'inizio del mese di ottobre, non saranno messi da subito in mobilità, ma godranno della possibilità di un biennio di cassa integrazione straordinaria del corso del quale trovarsi una ricollocazione interna all'azienda (che fa parte del Gruppo Parmalat, a sua volta inclusa nella galassia della multinazionale francese Lactalis).
Ieri, azienda e sindacati hanno sottoscritto l'accordo che, al posto dei prospettati licenziamenti (123 su scala nazionale, di cui 21 a Villa Guardia), prevede l'apertura fin da subito della cassa integrazione durante la quale lavorare alla ricollocazione dei dipendenti in eccedenza.
L'accordo «Rispetto alla prospettiva della mobilità - afferma la sindacalista Patrizia Baitieri (Flai Cgil) - quello siglato è un accordo importante perché evita i licenziamenti attraverso l'apertura di un periodo di cassa integrazione straordinaria funzionale al reinserimento nel gruppo dei lavoratori considerati in esubero. Si tratta di un passaggio importante, che ha l'obiettivo di evitare che il piano industriale porti con sé la riduzione dei posti di lavoro». Nel prossimo biennio, dunque, si parlerà di mobilità solo per quanti, volontariamente, decideranno di lasciare l'azienda. Appurata la trasformazione in polo logistico dell'attuale stabilimento Carnini, sindacati e azienda valuteranno la possibilità di inserire nei magazzini una fetta dei 21 esuberi derivanti dalla chiusura della lavorazione del latte in loco. Per quanti potranno essere ricollocati, il futuro sarà nei magazzini, sui muletti o alla guida dei camion. Per gli altri, si apriranno due anni di cassa integrazione straordinaria, con l'impegno di Parmalat a integrare il reddito fino a raggiungere il 70% dello stipendio fin qui percepito.

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