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Domenica 30 Settembre 2012
Tra moda e passione
Sentieri in mountain bike
La mountain bike ha sempre più appassionati. Corrono giù per i boschi facendo gare a cronometro
Le gare sono a cronometro individuale: vince chi arriva alla fine del percorso in meno tempo.
«Quando eravamo bambini, ci buttavamo giù per i tracciati con le biciclette da donna, che non avevano la canna», racconta Walter Bolzanella, 52 anni, pionere del downhill a Como, «e fino alla fine degli anni '80 abbiamo usato quelle: si piegavano un po', ma svolgevano la loro funzione. Quando hanno inventato le prime mountainbike, utilizzavamo quelle per fare "free-ride".
Le prime vere biciclette da downhill sono comparse solo all'inizio degli anni '90. Da allora, a parte l'evoluzione dei mezzi e il numero sempre crescente di nuovi adepti, per il downhill di Como, poco è cambiato: i sentieri più battuti sono sempre quelli del monte Sasso, nel parco della Spina Verde e di Brunate».
Negli ultimi anni questo sport ha avuto una notevole diffusione anche tra i giovanissimi.
«Nel 2009 abbiamo fondato la prima squadra in provincia di Como, proprio al fine di promuovere l'attività della mountainbike - spiega Alessandro Tino, presidente dell'Associazione sportiva dilettantistica Mitchumm team -ho cominciato a vedere i primi salti costruiti nei boschi e ho capito che era il momento giusto».
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