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Giovedì 04 Ottobre 2012
Province, niente deroghe
Torna il rischio Monza
«Il governo ha dichiarato con parole chiarissime che non concederà alcuna deroga, quindi è meglio che decidiamo qui in Lombardia altrimenti il governo procederà con l'accetta». A mettere in guardia Como, invitando tutti a non cantare vittoria, è stato ieri - indirettamente - il presidente della Regione Roberto Formigoni.
La proposta di accorpamento delle province votata due giorni da dal Cal (consiglio delle autonomie locali) prevede l'unione tra Como, Lecco e Varese, con Como che resterebbe capoluogo. Ma non risolve il problema di Monza:ipotizza infatti una deroga in modo che possa rimanere autonoma. In caso contrario, con Monza accorpata a Como, Lecco e Varese, proprio Monza otterrebbe lo status di capoluogo avendo un maggior numero di abitanti rispetto alle altre città.
Per Como sarebbe una beffa. Ma le parole di Formigoni sono chiare. «Abbiamo vinto il primo tempo, non la partita, e ne siamo consapevoli - commenta il sindaco Mario Lucini, autore dell'emendamento che ha sbloccato l'impasse al Consiglio delle autonomie -. Ma è altrettanto vero che, se le cose fossero andate in un altro modo, il secondo tempo non inizierebbe nemmeno. Resto moderatamente ottimista, perché ci sono regioni come il Veneto che chiederanno al governo di mantenere autonome tutte le province mentre noi ci siamo sforzati di fare sintesi».
I consiglieri regionali del territorio sono in prima linea sul tema e Gianluca Rinaldin (Pdl) sottolinea: «Se non dovessere concedere la deroga chiesta per mantenere Sondrio autonoma, non sarebbe un problema perché la accorperebbero a noi».
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