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Venerdì 05 Ottobre 2012
Invasione di bici in città
L'olandesina la più venduta
Le signore odiano la bici con il cambio. «Lasci stare che mi cade la catena», dicono. Così la Mara Olanda, con i suoi 150 euro di spesa, si guadagna il primo posto della classifica. Nell'anno in cui c'è stato il sorpasso: più bici vendute che auto. I signori puntano sulla city bike in generale, meglio se economica, ma appunto con il cambio. La terza piazza è divisa tra mountain bike e bici da strada.
Ai rivenditori di bici di Como, in ogni caso, non tornano i numeri dell'Associazione nazionale ciclo motociclo e accessori (Ancma) secondo la quale sono sono state vendute 21.550 bici contro 21.280 auto.
A tutti sembrano un po' troppe, se non altro perché a la bici può sostituire l'auto solo in città murata. Franco Martinelli titolare dell'omonimo negozio in viale Lecco spiega: «Le più vendute sono di sicuro le city bike. La Bianchi è una delle marche migliori sul mercato ma costano almeno 250 -320 euro».
Quelle vecchie, con i freni a bacchetta, costano anche 500 euro.
«Adesso le fanno tutte i robot, ma non bisogna esagerare con il prezzo. Con meno di 150 euro si portano a casa pezzi di plastica che si rompono alla prima buca. La Mara, invece, costa 155 euro ma non perde i pezzi mentre pedali».
Poi il prezzo sale. La mountain bike dopo un boom iniziale ha avuto una frenata: «Pensavano tutti che si faticasse meno invece bisogna pedalare e la ruota larga fa più attrito. Quindi preferiscono la bici da corsa con la ruota piccola che scivola sull'asfalto».
Riasumento al primo posto vengono le city bike della Mara Bianchi con prezzi da 2 a 800 euro. Per le donne la Mara Olanda. Poi vengono le bici da strada.
«C'è chi prende bici da 6-7mila euro solo per andare in giro la domenica - conclude Martinelli -. Qui il prezzo dipende dal telaio che da solo costa anche tremila euro». Da "Run and bike" in via Borgovico, Pier Ariu, meccanico spiega: «Le più vendute sono le city bike con prezzi che vanno dai 160 a 400 euro. La secondo la Olanda Mara che non ha il cambio ed è preferita dalle signore. Al terzo bici da strada con prezzo che varia a seconda della personalizzazione di manubrio, luci e parafango». Ma questa non è una città per ciclisti. «In via Borgovico dove siamo noi ci sono buche pericolosissime - dice Ariu - I ciclisti si buttano in mezzo alla strada e rischiano di essere investiti». Dubbi anche sulla classifica delle vendite: «A Como siamo in quattro dovremmo venderle 5mila a testa.Eanche contando la provincia, sono tante».
Da «Riccardi Fratelli» in via Diaz, anche Maurizio Ruccardi ha dubbi sui numeri. «Io tra 2010 e il 2011 ho perso il 29 per cento. Ero a meno 34, 4 e ho recuperato. Ma sempre in negativo è. A settembre sono risalito a -10, ma non vedo questi grandi numeri. Anche perché Como è una città difficile per spostarsi in bici. Se ci fossero incentivi la soluzione migliore sarebbe la bici a pedalata assistita, che costa 800 euro».
Ma senza incentivi è dura. La bici più venduta è, anche qui, l'Olanda. «Costa 150 euro - dice Riccardi -. Ci sono bici a prezzi più competitivi ma sono pericolose. Noi siamo obbligati a garantire un'assicurazione a responsabilità civile. Quindi quei modelli super economici io neanche li tocco. Magari il cliente si risente, pensa che non le aggiusti perché non le ha comprate da me. Ma non le aggiusto perché è pericoloso, per lui e per me. Se non vuoi rischiare a andare in strada 150 euro devi spenderle».
Servono icentivi
Anche da Riccardi le più vendute sono le city bike con prezzi tra i 2-300 euro.
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