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Sabato 06 Ottobre 2012
Coda alla mensa del povero
"Spinte e liti, servono controlli"
Sempre più difficile per le Suore vincenziane gestire il servizio in via Tatti a Como. Peronese: «Non bastano 20 volontari per 120 ospiti. Ci vuole un servizio di sorveglianza»
Ogni giorno distribuisce 120 pasti ai bisognosi, suddivisi in tre turni; sono uomini e donne, italiani e stranieri, alcuni commensali da anni, altri di passaggio, vecchi e nuovi poveri. C'è chi si comporta bene e chi, sotto il peso del disagio e dalla fatica, si presenta già alterato.
L'altra mattina, prima delle undici, c'era una donna non più giovanissima, che chiedeva vodka e stati di alterazione come questi portano a comportamenti fuori controllo.
Problemi di ordine pubblico «La situazione rischia di diventare ingestibile e di degenerare», afferma Francesco Peronese, presidente della Benefica Vincenziana, alla quale fanno riferimento le attività di solidarietà e di carità della San Vincenzo. «In via Tatti, con le suore di San Vincenzo, venti volontari lavorano al massimo delle possibilità, in cucina e in refettorio, ma l'affollamento e i rischi richiedono gestione e vigilanza». Un appello alle istituzioni, con cui Peronese ha già avviato un confronto.
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