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Domenica 07 Ottobre 2012
Due milioni per il Comune
«Pagheremo le imprese»
La Regione cancella una parte dei vincoli imposti dal patto di stabilità : per il Comune è una boccata d'ossigeno da 2 milioni e 120mila euro. «Li utilizzeremo - spiega - l'assessore al Bilancio Giulia Pusterla - per pagare lavori già eseguiti dalle imprese».
La novità arrivata dal Pirellone, tecnicismi a parte, consente agli enti locali di effettuare investimenti altrimenti impossibili a causa delle regole stabilite a livello nazionale. Nel caso di Palazzo Cernezzi, per esempio, le entrate devono superare le uscite di 9,5 milioni e l'amministrazione si ritrova quindi a non poter spendere i soldi che ha in cassa. Ora, invece, almeno una quota di queste risorse - 2 milioni , come detto - potrà essere utilizzata.
Si tratta di una sorta di premio riservato ai Comuni virtuosi. «Per noi - dice Pusterla - questa opportunità è di grande aiuto, le risorse verranno destinate ai pagamenti in conto capitale entro il 31 dicembre di quest'anno, visto che fanno riferimento al patto di stabilità del 2012. In sostanza ci serviranno per pagare più rapidamente imprese e fornitori».
Una buona notizia, insomma, per le aziende che vantano crediti nei confronti del Comune: «La situazione degli arretrati è fisiologica, a differenza di altri enti non abbiamo i creditori fuori dalla porta, i pagamenti sono abbastanza regolari e lo dimostra il fatto che non abbiamo ricevuto alcuna richiesta dalle imprese quando abbiamo lanciato l'iniziativa Sbloccacrediti, rivolta agli imprenditori».
Nei mesi scorsi le stime parlavano di un debito di circa mezzo milione di euro nei confronti delle imprese: «Ma all'epoca erano già in pagamento, la situazione peraltro si evolve velocemente e non è semplice effettuare una quantificazione precisa. Tengo comunque a ribadire che non stiamo ricevendo solleciti particolari, la situazione è tutto sommato tranquilla. Grazie a questa boccata d'ossigeno non faremo aspettare chi ha appena effettuato lavori per conto della nostra amministrazione e andremo a sistemare eventuali arretrati. Questi ultimi, comunque, non arrivano a cifre preoccupanti».
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