Como, scuole trappola
Poche le vie di fuga

Nelle superiori a norma solo il 17% delle porte. In caso di emergenza difficile l'evacuazione

COMO - Solo il 17% delle porte degli istituti superiori cittadini è a norma. Nella maggior parte dei casi le uscite di sicurezza sono troppo strette, con vecchie porte a vetro, carenti nei piani superiori o che si aprono dalla parte sbagliata rischiando di trasformarsi in una trappola. Tutto questo a fronte di un tasso di affollamento - o affollabilità, per dirla con le schede dell'Ufficio scolastico provinciale - che in rapporto al numero di uscite è ampiamente negativo ovunque, ad eccezione del Pessina.
Quest'ultimo ha un tasso chiamato di "affollabilità-esodo" pari al 22,3, è l'unico che si salva. Nelle altre scuole invece si boccheggia. Record al Caio Plinio: 112,6. Anche al Volta, fosse stracolmo e accadesse qualcosa, si rischierebbe grosso, il tasso infatti è pari a 100. Il Teresa Ciceri è fuori concorso, tutta colpa delle porte a vetro. Se in città si può pensare che le scuole più vecchie siano quelle più decadenti, allora si viene smentiti dalla Magistri Cumacini, struttura abbastanza recente che ha un tasso di affollabilità-esodo di 35, con le sue 55 porte tutte troppo strette. 34,8 al Setificio, 32,3 alla Ripamonti con un 33 di media nelle sedi distaccate. Meglio in via Magenta con 27,9, la Leonardo Da Vinci che fino all'anno scorso era un istituto a se stante.

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