Skater, operazione simpatia
I vigili fanno lezione a scuola

Nessun rancore. E neppure denunce penali e, di conseguenza, strascichi giudiziari. L'incidente tra un giovane skater e un agente della polizia locale si risolve con una stretta di mano e un corso di educazione stradale nelle scuole superiori cittadine. A partire proprio dall'istituto del giovane skater: l'Ipsia Ripamonti-da Vinci.

COMO Nessun rancore. E neppure denunce penali e, di conseguenza, strascichi giudiziari.
L'incidente tra un giovane skater e un agente della polizia locale si risolve con una stretta di mano e un corso di educazione stradale nelle scuole superiori cittadine. A partire proprio dall'istituto del giovane skater: l'Ipsia Ripamonti-da Vinci.
l faccia a faccia tra il giovane skater e il vigile, quest'ultimo accusato di aver messo le mani al collo dello studente che stava percorrendo il lungolago contromano con la sua tavola, è avvenuto al comando della polizia locale alla fine della scorsa settimana.
Un incontro casuale: il vigile, assistito dal suo legale, l'avvocato Massimo Di Marco, erano a colloquio con il comandante della polizia locale, Vincenzo Graziani per il procedimento disciplinare aperto dopo la denuncia del ragazzo.
Proprio in quel momento lo skater e i suoi genitori sono arrivati al comando, per incontrare l'assessore Marcello Iantorno.
Vigile e studente si sono così incontrati, si sono spiegati - rimanendo sostanzialmente ognuno fermo alla propria ricostruzione dei fatti - e stretti la mano. Dal canto loro i genitori dello skater, dimostrando quello che molti presenti hanno definito come una dimostrazione di «grande buonsenso», hanno confermato la loro intenzione di non voler presentare alcuna denuncia.

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