Como, le famiglie adottano
le mamme maltrattate

Il progetto di Telefono Donna e del Centro aiuto alla Vita, assieme alla Fondazione Scalabrini: ci saranno famiglie che "adotteranno" le mamme e i bambini in difficoltà

Aveva sopportato di tutto: soprusi, ricatti, umiliazioni, percosse. Michelle, giovane donna proveniente da un paese dell'Africa centrale, non aveva mai trovato la forza di fuggire, di denunciare le violenze del convivente. Il coraggio le è venuto solo il giorno in cui il suo piccolo, un anno e qualche mese, è stato colpito da un violento schiaffo di suo padre.

È un caso emblematico, quello di Michelle, che si è rivolta a Telefono Donna. L'associazione, assieme al Centro aiuto alla Vita, porta avanti un nuovo progetto, che si chiama "Cerchi d'acqua", in collaborazione con la Fondazione Scalabrini.

Si tratta di una collaborazione tra una rete di soggetti che operano sul fronte delle dinamiche familiari ed educative. «In particolare stiamo cercando alcune "famiglie risorsa" disposte a sostenere le mamme con i bambini attraverso una vicinanza e una condivisione dei problemi emergenti nella quotidianità che deve conciliare impegni di lavoro con la gestione dei figli» ha spiegato Ierta Zoni, responsabile di Telefono Donna. In sostanza ci saranno famiglie che "adotteranno" le mamme e i bambini in difficoltà.

Tutti i dettagli sul quotidiano La Provincia in edicola mercoledì 31 ottobre.

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