Diabete a Como è boom
Ventisettemila malati

COMO Negli ultimi dieci anni i casi sono aumentati del 20%. E i diabetici in provincia di Como oggi sono 27.770. «La malattia è inguaribile ma curabile - spiega il primario di Diabetologia del Sant'Anna, Paolo Mascetti - ed è fondamentale la prevenzione, oltre a una diagnosi precoce e controlli programmati con precise cadenze». «Il diabete più diffuso è quello di tipo 2, rappresenta il 90% dei casi, è il diabete dell'adulto e si manifesta in maniera subdola.Colpisce circa il 7% della popolazione ma sale al 25% tra le persone con più di 65 anni. Il diabete di tipo 1, invece, rappresenta il 10% dei casi, in genere si tratta di giovani, insorge bruscamente e si cura solo con terapia insulinica».
«Oggi non si muore di diabete, se viene curato bene un paziente ha la stessa aspettativa di vita di un paziente sano. Ma sottovalutarlo vuol dire rischiare complicanze come ictus e infarto, oppure cecità e cancrene con l'amputazione di arti inferiori».

GLI ORARI DELLA GIORNATA
In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, l'unità operativa di Diabetologia dell'ospedale Sant'Anna sarà in piazza Duomo sabato 10 novembre, dalle 9 alle 16, per fare prevenzione sulla patologia con i suoi medici e i suoi infermieri ed effettuare test gratuiti della glicemia.
L'evento, organizzato in collaborazione con l'Associazione Provinciale Diabetici e la Croce Rossa di Como, rappresenta anche un modo per festeggiare con i cittadini i trent'anni di attività del Day Hospital dell'unità operativa diretta da Paolo Mascetti.
Punto di riferimento per un vasto territorio, l'unità operativa scenderà in piazza Duomo per sensibilizzare ancora una volta l'opinione pubblica sui gravi rischi del diabete.
A chi si recherà nel tendone di piazza Duomo sarà anche proposta la compilazione di un breve questionario utile per individuare condizioni di diabete iniziale o ancora non conosciuto.
Il Day Hospital di Diabetologia del Sant'Anna, aperto dal professor Gaetano Ideo nell'agosto del 1982, consente di seguire e curare pazienti diabetici di una certa gravità senza dover ricorrere al ricovero e senza stravolgere la loro vita quotidiana. Un'esperienza, quella della Diabetologia comasca, che si sostanzia anche nell'organizzazione di eventi formativi.

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