Campione: «Può bastare
la pensione di 6 mila franchi»

Il Tari boccia il ricorso da parte di ex dipendenti del Comune per un ulteriore aumento degli assegni: "La cifra basta per condurre una vita decorosa"

CAMPIONE D'ITALIA Sono continui i ricorsi al Tar da parte di ex dipendenti del Comune di Campione d'Italia che, in seguito a una modifica dell'articolo 135 del regolamento di integrazione del trattamento pensionistico per i dipendenti comunali, si sono visti decurtare la pensione.
La riduzione riguarda l'integrazione comunale decisa alla luce del contesto socio-economico dell'enclave.

Con una delibera del marzo 2006, tuttavia, l'amministrazione locale ha introdotto delle modifiche, richiedendo un periodo minimo di residenza del beneficiario e del coniuge e, soprattutto, fissando il sussidio per pensioni non superiori ai 6.000 franchi e nella misura comunque non superiore ai 4.000 franchi; in seguito il sussidio massimo è stato fissato in 3.500 franchi, erogabili sino alla concorrenza della soglia complessiva di 5.500 franchi di pensione.

Chi era già a riposo prima del 2006 non ha gradito questa revisione del regolamento, applicata in maniera retroattiva a tutti gli ex dipendenti. La terza sezione del Tar  ha ora bocciato il ricorso di un singolo e un altro presentato da diciannove ex dipendenti.
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L'introduzione di un tetto massimo trova giustificazione alla luce di esigenze di bilancio e alla possibilità che il medesimo beneficio possa essere in futuro goduto da altri - si legge ancora nelle sentenze - . Gli ex dipendenti, anche con soli 6.000 franchi svizzeri, dispongono comunque di risorse più che sufficienti a condurre una vita dignitosa»

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