Eleca, niente accordo
Se ne riparla il 19

Una complessa partita a scacchi tra azienda e sindacalisti, la vertenza Eleca. Con diversi dubbi. L'accordo sul passaggio di proprietà, che garantirebbe l'attesa liquidità della cassa integrazione ordinaria ai 142 lavoratori nel giro di qualche settimana, per ora slitta.

COMO Una complessa partita a scacchi tra azienda e sindacalisti, la vertenza Eleca. Con diversi dubbi. L'accordo sul passaggio di proprietà, che garantirebbe l'attesa liquidità della cassa integrazione ordinaria ai 142 lavoratori nel giro di qualche settimana, per ora slitta.
Se ne riparlerà lunedì, il 19. Scivola anche il concordato preventivo, il piano per provare a soddisfare i creditori e pagare gli arretrati ai dipendenti: difficilmente potrà essere pronto per il 20. Forse, lo sarà prima di Natale. Prima di quella data, la Eleca di Manzoni, è stato detto ai sindacalisti, vorrebbe versare altri 500 euro del mese di luglio. I dipendenti, impantanati in una vita a zero euro anche a causa delle nuove norme ministeriali, da mesi non vedono liquidità. Il ragionamento dei sindacalisti è che, al di là delle urgenze degli ammortizzatori sociali, servirebbero però anche più certezze sul futuro. Sul tavolo c'è la proposta di passaggio di proprietà in affitto d'azienda a Raffaele Tognacca. Ieri, nel corso di una riunione di oltre due ore tra le parti in Confindustria a Como, l'ex manager Erg ha confermato la sua Eleca a 15 dipendenti. Prima di procedere, in un secondo tempo non definito, con le possibili assunzioni.


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