42,5%: il numero esprime tutta la tristezza per aver vanificato la lotta per la libertà/democrazia di molti partigiani, l'impegno dei Padri Costituenti. Da qui un appello a Di Pietro, Vendola, Grillo e Bersani: perché non reagite all'umiliazione della democrazia? Fate un'alleanza che vada oltre il 42,5%, solo per fare un po' di cose. Una riforma elettorale senza inganni per esempio. Dopo un anno e con un Paese risanato, tutti al voto, ognuno con le proprie idee, avendo lavorato per il bene dell'Italia. Un sogno impossibile?
Eliseo Sanfelice
Spieghiamo ai pochi ignari: il 42,5% è la soglia d'accesso al premio di maggioranza che si vorrebbe introdurre nella nuova legge elettorale. Una soglia alta, irraggiungibile anche da una coalizione che tenga insieme Bersani, Vendola e Di Pietro. Quanto a Grillo, pensare che si associ ai tre o a chiunque altro non è un sogno audace: è un segno d'irrealismo. L'ultima proposta di riduzione di questa soglia viene da Calderoli, fantasioso padre del Porcellum, che ha suggerito di aggiungere un 20-25% di seggi a quanto raccolto da chi prevarrà. Le risposte sono tiepide: non c'è garanzia, neppure con tale accorgimento, che sia raggiungibile una quota capace di garantire la governabilità. Restano quindi alte le probabilità che una riforma seria non si faccia, ma il premio di maggioranza andrà in qualche misura temperato. A confidare che lo sia di poco è il Pd, pronosticato vincitore. A sperare nella reintroduzione delle preferenze resta un pugno d'italiani disillusi. A ridersela è Grillo, pronto al maxincasso di consensi.
Max Lodi
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