Saronno: imputato condannato
"occupa" un'aula del tribunale

È rientrato durante il processo seguente ed ha contestato a voce sempre più alta. I carabinieri lo hanno allontanato e fermato

SARONNO - Tensione, ieri poco dopo le 14, in tribunale: un imputato, Pietro Fisichella, ha preso male la condanna ed ha "occupato" l'aula delle udienze penali in via Varese. I carabinieri lo hanno allontanato e fermato.

L'uomo, una guardia giurata, era imputato di resistenza e lesioni a pubblici ufficiali per un diverbio con vigili urbani, secondo l'accusa degenerato, quando la sua famiglia venne sfrattata. Nella discussione seguìta alle deposizioni il pubblico ministero di udienza ed il difensore, avvocato Paolo Cerri, concordi sulla relativa gravità del fatto, hanno sottolineato le discordanze fra le versioni dei rispettivi testi; l'accusa, ritenendo le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti, ha chiesto una condanna a quattro mesi di carcere per la resistenza e a due per le lesioni, la difesa, non ravvisando gli estremi della resistenza nel comportamento di Fisichella e la volontarietà delle lesioni, ha chiesto l'assoluzione perché il fatto non sussiste.

Il giudice unico Piera Bossi, d'accordo con il prevalere delle attenuanti generiche e considerata la continuazione fra i reati, ha condannato l'imputato a cinque mesi più spese processuali, pena sospesa e non menzione. Pena tutto sommato lieve, ma per Pietro Fisichella comporterebbe la perdita dell'impiego.

L'uomo, corrucciato, è tornato in aula durante il processo seguente e, dallo spazio riservato al pubblico, ha contestato a voce sempre più alta il verdetto e che sulla sua controdenuncia non si sia ancora proceduto. Invitato dal giudice ad allontanarsi, si è rifiutato ed ha atteso l'arrivo dei militari: «Almeno sarò condannato per qualcosa che ho fatto».
                                                                                  Maurizio Del Sordo

© RIPRODUZIONE RISERVATA