A Maslianico per tre secoli
si è pregato il santo sbagliato

La scoperta dopo il restauro di un quadro nella chiesa di Sant'Ambrogio: nella tela è raffigurato San Paolo eremita, e non San Girolamo

MASLIANICO - Un singolare giallo nell'arte è destinato ad incuriosire non solo la comunità maslianichese. Gratta e rigratta, sotto una crosta sovrapposta non più di un secolo fa aD una pregevole tela di autore ignoto, ma dalla mano eccezionalmente esperta databile a prima del 1600, nel corso dei restauri promossi dalla Pro Loco "Asnitt da Brengia" è venuta alla luce una curiosa realtà.

Il quadro, di due metri per 1.45, collocato sulla navata laterale della chiesa di Sant'Ambrogio con la raffigurazione di San Girolamo, nella realtà alle origini, ora riscoperte dagli esperti dell'Accademia "Aldo Galli" Galli di Como, ritraeva San Paolo eremita.

La sovrapposizione di San Girolamo che finora non ha trovato riscontro in nessun documento parrocchiale, sarebbe avvenuta in epoca successiva alla visita pastorale effettuata nel 1929 dal vescovo Adolfo Luigi Pagani. Il presule, nella sua relazione, aveva annotato la presenza di un quadro di notevole interesse artistico rappresentante, a suo dire, Sant'Antonio Abate.
Solo ora gli esperti, a opera di restauro completata, sono in grado di documentare che il Santo ritratto non è né Sant'Antonio Abate, né San Girolamo Dottore, bensì il povero eremita San Paolo, nato a Tebe in Egitto nell'anno 228.

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