Poste a singhiozzo
"Io ritiro i risparmi"
Orsenigo: a esprimere rabbia e disagio è un anziano e disabile che parla di ripetuti disagi e disservizi all'ufficio del paese
ORSENIGO «Non se ne può più, ogni volta che si ha bisogno dell'ufficio postale bisogna sperare che sia aperto». A esprimere rabbia e disagio è Pietro Fontanella, anziano e disabile orsenighese, che parla di ripetuti disagi e disservizi alle Poste del paese.
Tutto sembra essere cominciato dopo l'estate: «Ormai sono tre mesi che la posta rispetta gli orari che vuole - spiega - Alla mattina capita di trovare un cartello provvisorio che ti avvisa di una chiusura anticipata e che recita: Ci scusiamo per il disagio. Disagio un corno - tuona Fontanella - non è possibile lavorare in questo modo».
L'uomo racconta di orari variabili di chiusura, a volte alle 10.30, a volte alle 11.30, che vengono esposti al massimo il giorno prima: recarsi alle poste diventa quindi una maratona e una gara di speranza, per cercare di capire se è l'orario giusto.
Fontanella si sofferma su diversi disagi riscontrati, tra cui il servizio di consegna delle raccomandate: «Se non sei in casa ti lasciano l'avviso di passare a ritirarla la mattina seguente dopo le 11, ma capita che speso a quell'ora l'ufficio sia già chiuso - spiega - Non solo: a volte capita che la raccomandata non è nemmeno a Orsenigo. Il 13 ottobre scorso, giorno del matrimonio di mia figlia, sono andato a ritirare una raccomandata e ho scoperto che non c'era: con l'aiuto dell'impiegata ho scoperto che era finita alle poste di Alserio».
Fontanella minaccia di ritirare il libretto e chiudere il conto corrente, «visti i disagi che, spiega, proseguono»: «L'ultimo è di lunedì scorso - sottolinea - quando la posta ha chiuso prima». I disagi sembrano diffusi tra la popolazione: molti in assenza delle poste per i pagamenti utilizzano la ricevitoria di Piazza del Filatoio. Per ora Poste italiane, contattata, non fornisce spiegazioni.
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