Abass, il debutto in Eurolega
«Si è avverato un sogno»

Il giocatore di colore della Pallacanestro Cantù, nativo di Como e residente a Camerlata, ha giocato venti minuti a Mosca contro il Khimki

CANTÙ - In tre stagioni alla Pallacanestro Cantù è andato 36 volte a referto in serie A, entrando in campo in 9 occasioni per un totale di 8 minuti, la metà dei quali in questa stagione. Ebbene, l'altra sera, in un colpo solo è stato sul parquet per 20 minuti. Come dire, metà partita vissuta da protagonista. Mai accaduto in precedenza con prima squadra, se non in precampionato. Ma vuoi mettere la levità delle amichevoli estive con il peso specifico di un match di Eurolega? Eh già, perché Abass Awudu Abass, 19 anni nativo di Como e residente a Camerlata, ha esordito ufficialmente nella più prestigiosa coppa europea per club mercoledì a Mosca con la maglia della Pallacanestro Cantù. Non un debutto in sordina, bensì con il botto tenuto conto che è riuscito a ritagliarsi 19'52", più di Cusin e quasi quanto il capitano Mazzarino.

«Il coach (Andrea Trinchieri, ndr) mi aveva messo in preallarme nei giorni precedenti - spiega il ragazzo di colore cresciuto nel vivaio del club brianzolo - avvertendomi che avrei giocato. Io pensavo a qualche minuto al massimo, mai mi sarei aspettato di restar dentro così a lungo. Aspettavo da tanto tempo un momento come questo perché giocare in Eurolega credo sia il sogno di tutti i ragazzi che giocano basket. Durante il match le gambe non hanno tremato, solo più tardi mi sono reso conto di ciò che era accaduto. E lì mi ha preso l'emozione».

Mamma nigeriana e papà del Ghana, giunti a Como nel 1988, un fratello minore - Samir - di 13 anni, la giovane ala della squadra biancoblù si descrive così. «Mi sento un ala piccola i cui punti di forza sono la penetrazione, l'arresto e tiro, i rimbalzi, mentre i punti deboli li individuo in un tiro da tre da migliorare e in una difesa che deve alzarsi di colpi in particolare nel saper contenere l'uno-contro-uno».

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