In crisi i conti del Valduce
Nuova manager per salvarlo

La vicepresidente della Fondazione Cariplo arriverà per cercare di difendere la struttura in difficoltà sul piano economico. Il nosocomio chiuderà aiuto alle banche per un prestito consistente. Forse cancellate alcune specialità

I tagli della spending review (e non solo) hanno messo in difficoltà il Valduce. L'ospedale non conferma, mentre le indiscrezioni sugli effetti della crisi si fanno ogni giorno più consistenti. Intanto arriva una nuova manager, Mariella Enoc, vicepresidente della fondazione Cariplo, per salvare l'ospedale.

Venerdì era in programma un vertice con i sindacati per la presentazione del piano di rientro e della nuova organizzazione, ma è stato  annullato all'ultimo momento.

Le uniche certezze si fermano al fatto che il Valduce chiederà aiuto alle banche per un prestito consistente, con l'obiettivo di fare quadrare i conti. Inoltre, sul fronte dei lavoratori scatterà il blocco del turnover (mentre è scongiurato il rischio licenziamenti). Non è stata confermata, ma sembra più di un'ipotesi, anche la rinuncia ad alcune specialità e in prima fila - a rischio taglio - ci sarebbero l'Emodinamica e la Terapia intensiva neonatale (entrambe già presenti al Sant'Anna)

«Siamo in mezzo a una crisi epocale e l'ospedale viene colpito così come tutti gli altri settori della società - ha detto nei giorni scorsi il direttore generale Gianni Conti -. Abbiamo messo a punto un piano triennale con l'obiettivo di limitare le ripercussioni sull'utenza e sui lavoratori, ma una riorganizzazione interna è inevitabile». Una mini rivoluzione, insomma. Conti aveva annunciato ufficialmente il varo di un pacchetto di misure per far fronte ai «tagli nell'ordine di alcuni milioni» che si sono abbattuti sull'ospedale di via Dante.

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