Comocuore ha 10 anni
e ha salvato 200 vite

A Villa Erba ieri presentato un bilancio dell'attività dell'associazione, il professor Ferrari: "Fonamentale l'uso precoce del defibrillatore"

COMO - Prima non se ne salvava neppure uno. Adesso con il defibrillatore, che può essere usato solo in determinati casi, se ne salvano centinaia. In dieci anni di attività di Comocuore sono 5mila i cittadini sorpresi da un arresto cardiaco. Mille sono stati trattati con defibrillatore, duecento sono stati salvati. Gli infarti sono uno ogni mille abitanti. A Como ogni anno sono previsti tra i 500 e i 600 casi.
L'età media degli infartati è di 72 anni, senza distinzione di genere. Il 42% di loro è integro dopo aver ricevuto soccorso in ospedale, il 24% è salvo, ma riporterà deficit e il 34% dei casi non supera l'arresto.
Ma la speranza di salvezza aumenta dall'11% al 30% se chi li soccorre sul posto riceve precise istruzioni telefoniche da un operatore del 118. Ieri sera a Villa Erba sono stati presentati i dati di "Operazione salvagente", i primi dieci anni di impegno per la defibrillazione a Como e la platea ha seguito con grande interesse l'intervento del professor Peter Schwartz, direttore della cattedra di Cardiologia all'Università di Pavia. Il relatore ha illustrato la morte improvvisa nel bambino e nel giovane.

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