L'incidente di caccia
«È stata solo sfortuna»

La vittima passava i fine settimana con la moglie nella casa di Ponte Nuovo. I parenti: «Era un cacciatore responsabile e appassionato, per lui la sicurezza veniva prima di tutto»

MERONE - La voglia di parlare è poca. Il giorno dopo la tragedia, amici e familiari sono ancora increduli per quanto accaduto domenica nei boschi di Bosisio Parini, quando un colpo di fucile, partito inavvertitamente per difendersi dall'attacco di due cani, si è portato via il milanese Francesco Princigalli, 53 anni, impegnato in una battuta di caccia in compagnia dell'amico Umberto Invernizzi.

La vittima abitava a Milano assieme alla moglie, Simonetta Bonfanti, classe 1968. Ieri Simonetta, originaria di Merone, ha trascorso il pomeriggio nell'officina dei fratelli in via Roma, dove Mauro e Daniele Bonfanti gestiscono anche il distributore di benzina Tamoil e l'annessa officina.

La donna, comprensibilmente, non ha alcuna voglia di parlare. Il fratello Mauro, invece, sottolinea quanto il cognato fosse un cacciatore esperto e prudente. «Francesco era un cacciatore molto esperto e appassionato. La prudenza, per lui, veniva prima di tutto. Lo so perché a volte accompagnava mia figlia al poligono di tiro e non si stancava mai di parlare dell'importanza delle misure di sicurezza».

I fratelli Bonfanti ancora non sanno quando verrà celebrato il funerale. «Ne sappiamo quanto voi e bisognerà anche capire se verrà disposta l'autopsia» - dice Mauro - «Per ora nessuna novità, siamo in attesa di sviluppi». Ed anche in attesa di capire che cosa è realmente accaduto, domenica mattina, nei campi a ridosso del bosco di via Caneve.

Leggi i particolari ed il cordoglio a Bosisio Parini nell'edizione de La Provincia in edicola martedì 4 dicembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA