Como, è allarme criminalità
Donna rapinata e picchiata in casa

Furti in aumento, nel mirino abitazioni private ed esercizi commerciali. L'episodio più grave in città, in via Prudenziana. La polizia arresta uno dei responsabili. Aveva malmenato e minacciato la vittima con un coltello da cucina nel cuore della notte

COMO - Un rapinatore tunisino di 26 anni, in Italia senza permesso di soggiorno ma con una sfilza di precedenti penali da far impallidire Jessie James, è stato arrestato l'altra notte dalle volanti della polizia dopo una rapina in una casa di via salita Peltrera, messa a segno con due complici di cui, per ora, si sono perdute le tracce.
Hamdi è stato fermato dai poliziotti all'interno di una vecchia villa abbandonata che si trova sempre in Salita Peltrera, un rudere con vista mozzafiato sul primo bacino del lago in cui poche settimane fa i carabinieri avevano già effettuato una maxi retata di stranieri senza tetto. L'arresto è l'epilogo, ancorchéprovvisorio, di un bruttissimo episodio, la cui ricostruzione mette i brividi. Tre persone, capeggiate a quanto pare dallo stesso Hamdi, si sono introdotte attorno alle 3.30 dell'altra notte nell'appartamento di una signora di 55 anni, che vive sola in una delle vecchie case in fondo a via Prudenziana.
Sarebbe stato probabilmente un furto come tanti se non fosse che la proprietaria ha sentito un rumore, sufficientemente forte da svegliarla. Attraverso la finestra ha intravisto le sagome di tre persone che entravano in casa dopo averne forzato una finestra.
Si è messa a urlare per chiedere aiuto, ma uno dei tre - probabilmente lo stesso Hamdi - le è balzato addosso in un lampo chiudendole la bocca con una mano e minacciandola con un lungo coltello da cucina puntato alla gola. Volevano soldi. Soldi e preziosi, ma alla fine si sono dovuti accontentare di quello che c'era, circa trecento euro in contanti. La padrona di casa ha denunciato anche di essere stata schiaffeggiata e malmenata ma nonostante lo choc ha trovato la forza e il coraggio di chiedere subito aiuto al 112, un secondo dopo che i tre se n'erano andati.
Gli equipaggi delle volanti sono stati rapidissimi. Pochi istanti dopo due poliziotti avevano già sbarrato via Prudenziana e risalivano a piedi verso la casa della vittima. Hamdi era ancora lì vicino, dentro alla villa abbandonata ma i complici erano già spariti, inghiottiti nel buio, probabilmente fuggiti a piedi verso il centro città.
La descrizione corrispondeva a quella fornita dalla vittima, così, in manette, il tunisino è stato portato prima in questura e poi in carcere, dove tra domani e dopo sarà interrogato dal giudice per valutare la convalida e l'eventuale custodia cautelare. La signora, ieri mattina, si è fatta visitare al pronto soccorso dell'ospedale Valduce.
Ha riportato contusioni che per fortuna non sono gravi, anche se per riprendersi dallo choc ci vorrà ancora qualche giorno. Il clima, nella zona, è comunque tutt'altro che disteso. Comanda la paura, in uno dei quartieri più belli, più bui ma anche più isolati di tutta la città.

© RIPRODUZIONE RISERVATA