Babbo Natale a Tavernerio
Ecco la vera storia

Tutti i weekend sulla strada ma dietro di lui un'azienda con 50 anni di storia dove lavorò anche Catelli (Artsana)

TAVERNERIO - Si avvicina Natale e per la Santa Claus, azienda che produce e vende oggettistica e addobbi natalizi, sono giorni di intensa attività. Il lavoro e l'aria del Natale si uniscono a un importante traguardo raggiunto: la Santa Claus è infatti insediata a Tavernerio dal lontano 1962. In cinquant'anni di storia il mercato è cambiato, ma l'azienda, come spiega uno dei titolari, Luca Redaelli, ha saputo adattarsi ai cambiamenti. Una delle scelte più simpatiche e azzeccate è il Babbo Natale di Tavernerio, il dipendente Giuseppe Galera che nei weekend prenatalizi si posiziona sulla Como-Bergamo e saluta allegramente i passanti offrendo caramelle e sorrisi. «Si è creato davvero un rapporto di simpatia e allegria con molti passanti - spiega Redaelli - . Molti si fermano per offrirgli un caffè e addirittura un panettone; i bambini poi gli consegnano le letterine». In onore del babbo Natale del Santa Claus è stato aperto anche un gruppo facebook e su youtube sui trovano alcuni video.
La storia dell'azienda, è del resto particolare, così come il tipo di produzione, legata esclusivamente al Natale. Redaelli, che gestisce insieme al cugino e titolare Claudio Bosisio, spiega che tutto nacque nel corso della seconda guerra mondiale: «Mio papà Mario e suo cugino Nino Bosisio erano rifugiati nella Svizzera tedesca e là conobbero le decorazioni di vetro - spiega - . Rientrati in Italia lavoravano come soffiatori di vetro per l'Arsav a Como, dove venivano fabbricati termometri. La concorrenza con la Germania dell'Est però era alta. Allora decisero di convertire l'attività: il gruppo di soci-lavoratori inziò a soffiare le palline di vetro a partire dal 1948. Da quel gruppo uscirono poi anche Mariano Borella, che fondò L'Italpino, e Pietro Catelli della Chicco Artsana». Con gli anni poi il mercato cambiò: si passò dalla vetro alla plastica fino ai materiali attuali. Redaelli risponde anche alla curiosità sul lavoro nei mesi lontani dal Natale: «C'è sempre da lavorare -spiega - produciamo e importiamo tutto l'anno: non è per nulla un lavoro stagionale». Il mercato ovviamente è cambiato e per via dei prezzi concorrenziali, molti materiali vengono importati dalla Cina. «La crisi si fa sentire anche nel nostro settore, ma le famiglie non rinunciano alle decorazioni natalizie».

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