Tremezzo, finti operai
vuotano la gioielleria

TREMEZZO - Un furto portato a termine con notevole destrezza in pieno giorno lungo la trafficatissima statale Regina dove ogni minuto transitano nei due sensi una cinquantina di veicoli, è costato alla gioielleria Lanfranconi un valore, in preziosi, di circa 20 mila euro. Praticamente tutto il campionario esposto per le feste.
L'episodio, che ha del clamoroso, si è verificato durante la pausa pranzo di mercoledì.
Come di consueto, il titolare dello storico negozio che sta accanto all'ufficio postale, a pochi passi dal grand hotel Tremezzo Palace, chiuso per la pausa invernale, e all'imbocco dei portici Sampietro arrivato il mezzogiorno ha chiuso il negozio, senza però abbassare la saracinesca come viene fatto alla sera in quanto, nonostante la bassa stagione, ci sono ancora alberghi a battenti aperti, primo tra tutti il Britannia Excelsior di Cadenabbia che accoglie diverse centinaia di ospiti soprattutto inglesi.
Gente che a quell'ora fa una salutare passeggiata lungo il lago fino all'imbarcadero di Tremezzo passando proprio davanti alla gioielleria.
Pare che i malviventi, camuffati da operai, senza dare nell'occhio, siano riusciti a smontare il vetro della vetrina, arraffando tutto quello che sono riusciti a trovare prima che scattasse il segnale d'allarme.
A quel punto sono intervenuti i carabinieri che hanno disposto alcuni posti di blocco lungo la Regina ma che non hanno dato esito.
Ci sono speranze che gli autori del furto possano essere individuati in quanto alcuni operai che stavano lavorando in un vicino cantiere hanno visto una macchina allontanarsi a forte velocità giusto in coincidenza con lo scatto dell'apparato d'allarme.
A Tremezzo è la prima volta che accade un episodio del genere. Finora sono stati rilevati soltanto dei furti in abitazioni private l'ultimo in ordine di tempo è stato quello subìto l'estate scorsa da Whieldon Ross, vicepresidente dell'associazione albergatori Lago di Como con abitazione dalle parti del campo sportivo.