Lurago d'Erba, in seimila
ai funerali del sindaco
Il prevosto, don Carlo Leo: «È stato bello averti amico». Il vice, Redaelli: «Sulla sua scrivania la preghiera di Madre Teresa, voleva regalarla ai luraghesi»
LURAGO D'ERBA - Oltre seimila persone hanno dato l'ultimo saluto al sindaco, Carlo Cova. La chiesa prepositurale, il sagrato e le vie laterali erano gremiti.
Lurago ha voluto accompagnare il sindaco nell'ultimo viaggio. Alla cerimonia, presieduta dal prevosto, don Carlo Leo, erano presenti oltre venti sacerdoti, tra cui don Rosangelo Biella, stretto amico di Cova e collaboratore parrocchiale.
Il prevosto ha ricordato Cova: «Per molti è stato padre, fratello e amico. Carlo non ha mai mancato alla messa e la sua fede animava il suo impegno come amministratore, come educatore alle scuole, come punto di riferimento per l'oratorio e per tutte le associazioni. È stato bello averti come amico. Ora dobbiamo raccogliere la sua eredità».
Il vicesindaco facente funzioni, Rinaldo Redaelli, ha ricordato la giovialità e la disponibilità di Cova: «Le numerose persone presenti attestano il tanto bene che Carlo ha fatto» - ha detto - «Sulla scrivania aveva una preghiera di Madre Teresa, dal titolo "È Natale", che voleva mandare ai luraghesi per le feste. Alla parole della preghiera aggiungo sommessamente che è Natale ogni volta che si incontrano persone come te, dolcissimo Carlo».
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