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Venerdì 04 Gennaio 2013
Svedese, suona americano
Il primo straniero a Cantù
Alle 22, a salire palco del club canturino sarà uno svedese: Chistian Kjellvander
Non bisogna farsi ingannare dai natali nordici e dall'aspetto che fa pensare che, da un momento all'altro, possa battere la sua chitarra incantata a terra per trasformarsi nel mitico Thor: questo giovane artista è cresciuto ascoltando Bob Dylan e Neil Young, ha iniziato a esibirsi con i Losegoats, una band di "country alternativo" tanto credibile da far guadagnare a Kjellvander l'appellativo di "scandinavian cowboy". Quando si è dedicato alla carriera solistica, però, si è scoperto una vena intimista, che guarda alle desolate meditazioni di Nick Drake e alle tormentate poesie di Leonard Cohen.
Al contrario di questi ultimi, però, Chistian è prolifico, anzi, l'aggettivo è perfino riduttivo se si pensa che ha già pubblicato quasi trenta dischi a suo nome.
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