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Martedì 08 Gennaio 2013
Olgiate, il presepe vivente
Una tradizione che piace
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Sullo sfondo degli scorci più antichi e caratteristici della frazione, una ventina di figuranti ha riproposto personaggi e scene della Natività, con tanto di animali veri (asinello, pecore, caprette e persino un lama) messi a disposizione da Marco Gentilini.
L'oratorio, per l'occasione trasformato in una vecchia locanda, ha accolto il pubblico che, a piccoli gruppi, ha visitato il presepe.
Suggestive le scene e le ambientazioni dell'annunciazione, con Maria e l'angelo Gabriele, della visita di Maria a Elisabetta, dei pastori, fino alla rappresentazione della sacra famiglia: Maria, Giuseppe e il bambinello, l'unico personaggio non in carne e ossa.
Tra una scena e l'altra, è stato tratteggiato uno spaccato di vita quotidiana di allora, attraverso personaggi in costume: il pescatore, il boscaiolo, il fabbro, la donna che fila la lana, la lavandaia, il panettiere e tant'altro.
L'evento è stato organizzato dall'oratorio, e realizzato con la fattiva collaborazione di un assortito gruppo di residenti che ha curato l'allestimento di ambientazioni, scene e fondali per ricreare sapori e colori della Palestina al tempo della nascita di Gesù.
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Olgiate presepe