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Sabato 12 Gennaio 2013
Allarme bomba
Centro blindato
Terzo allarme bomba a Como in due giorni. Il mitomane ha colpito ancora. Dopo aver mandato nel caos una città intera giovedì mattina, ieri ha pensato di replicare.
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Nuovo allarme bomba - ovviamente falso - in città. Dopo la duplice evacuazione ad altrettante banche il giorno prima, ieri mattina le auto della polizia di traverso in strada e i nastri bianchi e rossi sono comparsi in città murata, in via Volta.
Ancora una volta una voce maschile, sicuramente un italiano, senza alcuna inflessione dialettale, ha informato: «Attenti, abbiamo piazzato una bomba».
Destinatari delle telefonate, ieri, non più istituti di credito ma due uffici legali di via Volta 62, nella casa natale dell'inventore della pila: lo studio associato Ostinelli, Monti, Acone e Bresciani e quello dell'avvocato Micaela Bianchi.
Quando le segretarie hanno risposto al telefono il mitomane ha informato della presenza di un ordigno all'interno del palazzo. Rispetto al giorno prima nessuno ha abbandonato l'edificio, ma è scattata la telefonata al 112.
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