Allarme bomba
Centro blindato

Terzo allarme bomba a Como in due giorni. Il mitomane ha colpito ancora. Dopo aver mandato nel caos una città intera giovedì mattina, ieri ha pensato di replicare.

COMO Il mitomane colpisce ancora. Dopo aver mandato nel caos una città intera giovedì mattina, ieri ha pensato di replicare le sue prodezze. E con un paio di telefonate ad altrettanti studi legali ha causato la chiusura per un'ora di via Volta, proprio accanto alla Prefettura.
Nuovo allarme bomba - ovviamente falso - in città. Dopo la duplice evacuazione ad altrettante banche il giorno prima, ieri mattina le auto della polizia di traverso in strada e i nastri bianchi e rossi sono comparsi in città murata, in via Volta.
Ancora una volta una voce maschile, sicuramente un italiano, senza alcuna inflessione dialettale, ha informato: «Attenti, abbiamo piazzato una bomba».
Destinatari delle telefonate, ieri, non più istituti di credito ma due uffici legali di via Volta 62, nella casa natale dell'inventore della pila: lo studio associato Ostinelli, Monti, Acone e Bresciani e quello dell'avvocato Micaela Bianchi.
Quando le segretarie hanno risposto al telefono il mitomane ha informato della presenza di un ordigno all'interno del palazzo. Rispetto al giorno prima nessuno ha abbandonato l'edificio, ma è scattata la telefonata al 112.

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