Un'intensa Apocalisse
Messaggio di speranza

Al teatro Sociale di Como meritati applausi per lo spettacolo di e con Lucilla Giagnoni

a.cavalcanti

COMO Parlare della fine per raccontare un nuovo inizio, che ci riguarda come individui e come membri di una collettività. È "Apocalisse", lo spettacolo di e con Lucilla Giagnoni, andato in scena, ieri sera (venerdì 18), al teatro Sociale di Como, per la rassegna dei Circuiti teatrali lombardi, inserita nella stagione Notte. L'attrice toscana, da tempo trasferita a Novara, ha portato al pubblico comasco il terzo capitolo della trilogia che comprende "Vergine Madre" e "Big Bang". Un lavoro che mantiene la costante caratteristica del monologo, o meglio di una "conversazione" con gli spettatori, cui Giagnoni propone un percorso fittamente intessuto di citazioni e riferimenti colti. Partendo dall'idea di apocalisse "giornalistica" ed emergenziale, l'attrice si è poi spinta ad una attenta analisi che parte dalla lingua e dall'uso della parola, che è piena di significati fondamentali. Poi ha cercato le radici a cui attingere, arrivando a sondare l'universo biblico ed evangelico con un collegamento, sorprendente solo in apprenza, con un testo fondamentale della cultura greca, come "Edipo Re". Insomma, non uno spettacolo dettato dalle paure ancestrali degli uomimi, ma una ricerca per comprendere il significato di un testo sacro e il suo messaggio che è, oggi più che mai, segno di speranza per il domani. Come semnpre una performance all'altezza, che ha meritato applausi.

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Sabato 19 Gennaio 2013

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