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Domenica 20 Gennaio 2013
Laglio, linea dura sulla Regina
«Cinquanta orari e autovelox»
Il sindaco insiste: vuole poter tracciare i nuovi attraversamenti pedonali imponendo sui rettilinei un limite di velocità da centro urbano. E il dibattito si infiamma
Il sindaco di Laglio Roberto Pozzi rivendica il diritto del Comune di stabilire delle regole per quanto riguarda la statale Regina. E dichiara di non avere intenzione di compiere passi indietro nella determinazione stabilita dalla precedente amministrazione, a guida di Giuseppe Mantero, e confermata dalla attuale, da lui stesso presieduta, in merito alla classificazione del territorio attraversato dalla statale quale centro abitato.
È il presupposto indispensabile per poter prendere le decisioni in sede locale, ma vincolante per quanto attiene i limiti di velocità che da 70 sono stati abbassati a 50 chilometri all'ora.
«Abbiamo a bilancio i 70 mila euro necessari per la realizzazione degli attraversamenti pedonali con impianto semaforico a chiamata - dichiara Pozzi - e andremo presto a realizzarli, in quanto la segnaletica con l'indicazione dei 50 orari è già stata messa a posto. Ci interessa prima di tutto la sicurezza dei cittadini in punti pericolosi dove non ci sono altre soluzioni per attraversare la strada. La pratica preliminarmente concordata con l'Anas è in attesa delle ultime autorizzazioni e i lavori sono imminenti. Fare polemiche su un tema cosi delicato come la sicurezza mi pare davvero fuori luogo. I passaggi pedonali saranno realizzati all'altezza dell'emporio Capra Ceramiche e dell'albergo San Marino, dove c'è la fermata della corriera con la scalinata che scende a Soldino; a Ticee dopo il curvone segnalato con il lampeggiante dove ci sono le scalinate che salgono e scendono in paese; sul rettilineo poco prima del Bersagliere dove oltre alla fermata del bus c'è la scalinata che sale a Germanello; nella zona del bar Sagittario dopo il curvone, nel luogo dove lo scorso agosto c'è stato un incidente mortale».
Pozzi fa presente che in tutti questi punti l'Anas non è intenzionata a concedere deroghe, o si mantiene la classificazione a centro abitato con i 50 orari o non si realizzano le opere in programma.
L'azienda infatti è disponibile a riconoscere i 70 orari a condizione che il Comune modifichi la deliberazione inerente alla classificazione, ma in luoghi verso Brienno che interessano poco, da qui la rinuncia a intervenire.
«Con queste premesse - conclude il sindaco - credo che tutti dovrebbero darsi una calmata, anch'io sono convinto che in quei punti è difficile mantenere i 50 orari ma mi sta a cuore la sicurezza della gente. Quanto ai controlli garantisco che non ci saranno agguati con pattuglie nascoste come ai tempi del consorzio Breggia Lario, ma saranno installate postazioni fisse autovelox regolarmente segnalate».
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