Da Asso gira il mondo
Ma sempre a piedi
In undici giorni ha toccato le ventidue vette simbolo del Lago di Como, ha percorso oltre duecento chilometri in India e almeno tremila all'anno
Niente auto per scelta, perché camminando non serve, ed anche in zona, se deve raggiungere Barni o Magreglio, parte un paio d'ore prima e passando per i boschi si gode una tranquilla escursione: «Ho fatto il calcolo dei chilometri percorsi quando purtroppo ho buttato l'ultimo paio di scarponi. In tre mesi estivi avevo coperto mille chilometri circa - spiega Valsecchi, 37 anni, da quando ne aveva otto nel Cai Asso e ora vicepresidente del sodalizio -. Nel 2011 ho fatto un viaggio in undici giorni per raggiungere ventidue cime del nostro lago, circa 170 chilometri, ma poi scendevo anche nei centri abitati per prendere da mangiare. Una bella esperienza, e poi sono partito da casa e sono tornato a casa».
Da cinque anni il camminatore assese ha rinunciato all'auto: «Sono sempre in viaggio, basta organizzarsi un attimo e si può andare ovunque a piedi. Se devo andare a Barni passo da Crezzo o da Megna, idem a Magreglio, ci vogliono un paio d'ore. Di lavoro faccio "montagna terapia" alle persone con tossicodipendenze d'estate, e consulente web, quindi posso programmarmi l'attività». C'è una frase che lo guida, ma non è di un'alpinista:«"Arrivai fino alla fine della strada, e una volta lì pensai di arrivare fino alla fine della città, e una volta lì pensai di correre attraverso la contea e verso l'oceano. Quando ero stanco dormivo, quando avevo fame mangiavo, quando dovevo fare... insomma, la facevo!". Questa è una delle celebri frasi di Forrest Gump ed esprime bene tutta la libertà che si può assaporare mettendosi in viaggio, a volte semplicemente a piedi, per una destinazione lontana. Ho partecipato a spedizioni alpinistiche extraeuropee e spesso la parte migliore del viaggio non era la scalata alla vetta ma l'avvicinamento».
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