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Giovedì 24 Gennaio 2013
Zamboni, ex Cccp e Csi
alle Officine Ansaldo
È uno dei personaggi di spicco degli ultimi trent'anni di storia del rock italiano, "trent'anni di ortodossia", direbbe lui ricordando il suo esordio con i Cccp - Fedeli alla linea
Lui è Massimo Zamboni, chitarrista, autore, scrittore, in concerto stasera alle 21.15 alle Officine creative Ansaldo di via Tortona 54 a Milano (biglietti a 13,80 euro). Questo spettacolo si intitola "Spleen artico-emiliano" e propone i brani raccolti in "Canto l'isolamento", antologia solistica che raccoglie i pezzi più significativi degli album "Sorella sconfitta", "L'inerme e l'imbattibile" e "L'estinzione di un colloquio amoroso".
Non sono queste tutte le opere dell'artista reggiano, ma sono quelle più personali mentre nel passato recente, aiutato dall'amica Angela Baraldi prima, poi da una band che riuniva anche Nada, Cisco (ex Modena City Ramblers), Giorgio Canali e "l'artista del popolo" Fatur ha celebrato il suo glorioso passato, con i Cccp e con i Csi.
Quindi anche con Giovanni Lindo Ferretti (che gira i locali con un altro progetto di rivisitazione): dopo la rottura, per ora non ancora risanata, che ha visto i due dividersi le speranze di una reunion continuano a essere forti per chi c'era e per chi non ha avuto modo di esserci, i più giovani soprattutto, che magari hanno conosciuto quell'esperienza oggi grazie a eredi reali o presunti come gli Offlaga Discopax o Le luci della centrale elettrica.
Un'avventura, quella, nata nella Berlino divisa, quella che è facile immaginare plumbea come la copertina di "Heroes" di Bowie, un posto improbabile per fare incontrare due emiliani che, in realtà, abitavano a pochi passi l'uno dall'altro. I dischi dei Cccp fanno la differenza con quel connubio che i due battezzano, con grande ironia, "punk filosovietico e musica popolare emiliana".
Le mutate condizioni politiche e musicali del 1989 portano alla nascita dei Csi - Consorzio suonatori indipendenti, con cui il percorso prosegue arrivando, traguardo definitivo, a conquistare un primo posto in classifica con "Tabula rasa elettrificata". Poi la rottura: i Pgr da una parte, Zamboni in solitudine. In questi anni ha scritto libri come "In Mongolia in retromarcia", "Emilia parabolica", "Il mio primo dopoguerra" e "Prove tecniche di resurrezione".
Ha realizzato colonne sonore e ha collaborato con Nada già per i concerti raccontati dall'ottimo live "L'apertura" prima di affidare le sue canzoni alla voce della Baraldi. Ma tra le novità degli ultimi tempi c'è che Massimo ha trovato il coraggio (o la volontà) di cantare. Nell'occasione di questo "reading acustico visionario tra Emilia e Groenlandia" sarà accompagnato dalle immagini di Piergiorgio Casotti.
Per quanto riguarda un riavvicinamento a Ferretti, invece, in occasione del concerto del trentennale il chitarrista ha lasciato intendere che, se pur difficile, esiste uno spiraglio: "Io ho due telefonini, una mail e una porta a cui bussare" aveva dichiarato a "Rolling stone".
Alessio Brunialti
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