Sei anni senza la Ticosa
Non è stato fatto nulla

I lavori dovevano essere già finiti. Così venne annunciato il 27 gennaio di sei anni fa.

COMO Era il 27 gennaio di sei anni fa, alle 18.08 per la precisione, quando una grande ruspa a forma di dinosauro inghiottiva la vecchia tintostamperia Ticosa. Secondo gli annunci fatti proprio in quel freddo sabato il nuovo quartiere avrebbe dovuto essere completato l'anno scorso e, invece, oggi è un'area deserta costellata di cumuli di materiale che deve essere in parte ancora classificato.
Nel 2007 il sindaco Stefano Bruni, avviando l'abbattimento, aveva parlato di «svolta dal passato verso il futuro». Nel 2008 la prima candelina si era spenta con il cumulo dei detriti con l'amianto (finiti sotto sequestro nell'estate precedente). Nel 2009 era tutto identico, ma senza più detriti e lo stesso è stato nel 2010 e nel 2011.
La candelina del 2012 si era spenta con l'area interessata dai lavori di bonifica del sottosuolo che si stavano già allora rivelando più complicati del previsto. E il 2013 non sembra aprirsi sotto una buona stella.
Ieri il sindaco Mario Lucini nel corso della trasmissione "Il sindaco risponde" in diretta sul sito del quotidiano ha detto: «La consegna dei risultati delle analisi sui cumuli di materiale presente in Ticosa è in ritardo.

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