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Domenica 27 Gennaio 2013
Il vescovo: «Le messe dei defunti
Meglio senza pronunciare i nomi»
Monsignor Coletti nel piano pastorale suggerisce ai sacerdoti le nuove regole: «Con i nomi si rischia una visione troppo possessiva del defunto»
Non si chiama più "catechismo", ma iniziazione cristiana e comincia dai neonati, con un tempo di accompagnamento dei genitori alla celebrazione del Battesimo e all'educazione cristiana fino ai sei anni d'età.
Le modifiche alla preparazione ai sacramenti sono contenute nel Piano pastorale 2013 rivolto dal vescovo Diego Coletti alla Diocesi. Il piano contiene anche un'indicazione relativa alle messe celebrate in suffragio di un particolare defunto. «La Chiesa - dice Coletti - intercede ogni giorno a favore dei defunti. È sconsigliabile pronunciare pubblicamente il nome del defunto per cui si applica la messa, per evitare una visione possessiva e particolaristica del proprio defunto».
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