Dramma di una comasca
«Racket delle badanti»

«Vivo in un incubo e chiedo aiuto a chiunque possa intervenire» : è l'appello di un'infermiera attualmente disoccupata per problemi di salute, residente a Como con il marito e con il padre di 90 anni.

COMO «Vivo in un incubo e chiedo aiuto a chiunque possa intervenire» : è l'appello di un'infermiera attualmente disoccupata per problemi di salute, residente a Como con il marito e con il padre di 90 anni.
A novembre, decise di assumere, in regola, per due ore ogni mattina, una badante per il padre ed ora si trova in una spirale senza uscita. In parrocchia, sulla bacheca "L'angolo della carità", aveva notato domande di extracomunitarie per un lavoro domestico; su undici, in nove le risposero di no. Altro tentativo con un'ecuadoregna che non era disponibile, ma le propose due nipoti. Dalla sera successiva, l'infermiera cominciò a ricevere telefonate che definisce "strane", come se fosse in corso un passaparola tra ecuadoregni in cerca di lavoro e come se dietro ci fosse un gruppo che decidesse chi far lavorare e come. Alla fine assunse una badante. Da allora, la badante un giorno è malata, un giorno non si presenta perché nevica e un giorno dice a Maria Teresa: «Signora, è venuto fuori un gran casino. Sono tutti contro di me. Non devo più venire qua».

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