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Venerdì 01 Febbraio 2013
San Fermo, scuole senza wifi
Le mamme temono le radiazioni
Internet senza fili alle medie ma non alle elementari dopo le proteste di un genitore. Così il Comune ha avviato il cablaggio per la connessione via cavo spegnendo il router
Tre anni fa una mamma ha sollevato il dubbio che il wifi nelle classi della primaria potesse essere dannoso alla salute degli alunni più piccoli e il sindaco di allora, Pierluigi Mascetti, decise di cablare la scuola mettendo i cavi per la connessione internet e di spegnere il router.
Il discorso wifi sì o wifi no, apre al tema dell'inquinamento elettromagnetico e ai pareri di apocalittici ed integrati su una materia per la quale non esiste una documentazione di studi epidemiologici che avvalori una posizione precisa.
«A scuola i ragazzi possono usare il tablet, chi ha problemi di Dsa (disturbi specifici dell'apprendimento) è collegato wireless a internet - dice Franco Castronovo, docente di tecnologia alla media Marie Curie di San Fermo - Oggi il wifi c'è ovunque: a casa, al supermercato, in aeroporto, siamo immersi nel wifi. Il Miur (Ministero istruzione università e ricerca ndr) per diverse iniziative regalava un dispositivo wifi ai ragazzi».
Alle elementari il vecchio sindacodecise di spendere circa 2000 euro per mettere i cavi e spegnere il router.
«Nel dubbio ho agito prudenzialmente - dice Mascetti - oggi alle elementari ci sono i cavi e c'è il router che, se servisse, potrebbe essere acceso, magari per specifiche attività didattiche limitate a poco tempo».
Sui presunti effetti dannosi sulla salute dei bambini generati dal wifi la pediatra Roberta Marzorati chiarisce che: «Il wifi può essere dannoso per la salute dei più piccoli. Non ci sono al momento dati eclatanti che suggeriscono di togliere il wifi, ma occorre ricordare che il pericolo è inversamente proporzionale all'età e alla previsione di esposizione alle onde elettromagnetiche. Bisogna prestare prudenza proprio per i bambini sotto i sei anni, perché eventuali interferenze sulle cellule sono maggiori nel momento in cui le cellule sono in proliferazione».
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