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Martedì 05 Febbraio 2013
Moltrasio piange Michele
«Pronto ad aiutare tutti»
La vittima dell'incidente in autostrada lavorava come volontario anche per il Comune. Lascia la madre, il padre e una sorella. Il prevosto: «Quanto dolore». Auto sotto sequestro, il pubblico ministero dispone l'autopsia
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Interprete dei sentimenti di generale costernazione è il prevosto, don Bartolomeo Franzi, 79 anni, originario di Albiolo, pastore da 54, prima a Bormio e a Nesso, da 26 anni a Moltrasio, un sacerdote molto amato, un vero padre, che tutti amabilmente chiamano don Meo.
Michele Donegana era muratore, in forza ad un'impresa moltrasina, molto apprezzato per la laboriosità e soprattutto per la spontanea partecipazione a iniziative di generale interesse comunale. In paese lo spirito di volontariato è molto radicato, prima con la squadra antincendio, poi con un gruppo numeroso di persone sempre pronte a intervenire quando c'è un sentiero o un torrente da ripulire, ma anche nel momento in cui c'è da verniciare una ringhiera o consolidare un muro pericolante.
Quel ragazzo d'oro era stato avviato da papà Giambattista, fabbro, conosciuto in paese con l'abbreviativo di Titi, e sia il sindaco, Maria Carmela Ioculano, che gli assessori Antonio Saldarini e Luigi Fazio lo ricordano con simpatia.
La Procura della Repubblica di Como ha avviato un'indagine sulla morte di Michele Donegana. Il primo passo coinciderà con l'espletamento di un'autopsia; il pubblico ministero ha anche disposto il sequestro dell'auto, che sarà sottoposta a perizia tecnica per valutare l' eventualità che all'origine della tragedia possa esserci un guasto meccanico. I funerali non sono ancora stati fissati.
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