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Giovedì 07 Febbraio 2013
Una nuova idea di danza
Domani "Open" al Sociale
Sono disponibili gli ultimi biglietti per assistere, domani (venerdì 8 febbraio) sera, alle 20.30, al teatro Sociale di Como, a "Open", lo show di danza contemporanea realizzato su coreografie di Daniel Ezralow
Se nei mesi scorsi abbiamo assistito a spettacoli classici, ora il linguaggio si fa più attuale e spettacolare. Niente paura, però. Contemporaneo non fa rima con difficile o ermetico. Chi conosce lo stile di Ezralow, coreografo americano dall'aria energetica e dall'inesauribile creatività, popolarissimo anche presso il pubblico giovane, per aver partecipato ad "Amici", sa già che "Open" è caratterizzato da un forte impatto spettacolare, adatto sia a chi nei programmi di danza cerca la qualità artistica, sia chi vuole, invece, emozioni, divertimento e gioia di vivere.
"Open" si presenta come una antologia, un viaggio nelle tante coreografie che Ezralow ha creato nella sua lunga e fortunata carriera. Il linguaggio è all'insegna della mescolanza che unisce generi coreografici molto diversi tra loro ma anche atmosfere e ambientazioni. Il coreografo, che ha creato questo lavoro con Arabella Holzbog, non pone limiti o steccati.
"Open" contiene tutto e il contrario di tutto: dalla danza classica a quella moderna, dagli stili, nuovi o nuovissimi, mutuati dalla strada, fino ad arrivare alla ginnastica. Non a caso, il coreografo americano ha portato in auge, anche presso il nostro pubblico, una nuova idea della danza che, pur non rinunciando alla tradizione, la rilegge e la porta fuori dalle accademie, considerate da molti un po' "museali".
I danzatori sulla scena saranno otto e hanno personalmente collaborato anche con il coreografo e il suo staff per mettere le proprie capacità al servizio dello spettacolo.
Il pubblico vedrà un rapido succedersi di quadri, coloratissimi e mai uguali a se stessi. Nella civiltà dell'immagine, il compito del danzatore è unire il virtuosismo alla forza, l'eleganza al ritmo veloce e incalzante, le qualità interpretative alla capacità corale di creare geometrie sempre nuove e soprendenti.
Non manca l'ausilio della tecnologia. Un elemento interessante, in tanta modernità, è la scelta di far eseguire le coreografie su musiche classiche, per una persistenza dell'antico, cui Ezralow non intende rinunciare.
Sara Cerrato
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