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Venerdì 08 Febbraio 2013
Lomazzo, chiama il 112
e nessuno gli risponde
«Volevo segnalare un furto in casa mia, dopo due tentativi ho deciso di andare in caserma». Il consigliere di minoranza Saporiti contesta intanto il sindaco sulla questione sicurezza
I ladri hanno cercato d'entrare nella villetta di Nicola Esposito, nella zona di via del Seprio, sabato scorso intorno alle 19.30: all'ora di cena, un classico. Il proprietario era fuori Lomazzo per il fine settimana ed è rientrato soltanto domenica mattina, scoprendo di aver subito la sgradita visita dei topi d'appartamento.
«Ero in Valtellina e quando il telefonino mi ha segnalato che l'allarme della mia abitazione era entrato in funzione, ho pensato che fosse stato qualche falso contatto. Non avevo infatti mai subito in precedenza alcun furto» - racconta Esposito - «Domenica, quando sono rientrato a casa, ho invece subito capito che qualcosa non andava. Da quel che ho potuto vedere, hanno prima rotto la vetrata, poi, probabilmente con un piede di porco, hanno cercato di scardinare le inferriate».
«È a quel punto che è entrato in funzione l'allarme» - così Esposito continua la sua ricostruzione dell'accaduto - «Gli intrusi hanno evidentemente deciso di scappare, nel timore d'essere colti sul fatto».
Domenica, una volta constatato il tentativo di effrazione, il lomazzese ha chiamato il 112 per segnalare l'accaduto, ma inspiegabilmente non c'è stato verso di parlare con un operatore. «Era circa mezzogiorno e in cinque minuti ho chiamato per due volte, lasciando squillare il telefono per due minuti, senza ricevere alcuna risposta» - spiega con rammarico - «Alla fine sono andato in auto alla caserma dei carabinieri. Viene però spontaneo il domandarsi che cosa sarebbe accaduto se, invece della segnalazione di un tentato furto, si fosse trattato di una vera situazione d'emergenza».
Tanto più che negli ultimi giorni, in città, sono stati segnalati anche altri tentati furti ed intrusioni. Sono stati presi di mira anche i capannoni di alcune ditte, da dove sono state rubati attrezzi agricoli da lavoro.
Sulla questione della sicurezza in città interviene anche l'ex sindaco Maurizio Saporiti, che ora siede sui banchi dell'opposizione come capo del gruppo civico "Cambiare per crescere". «Ritengo che ci sia un crescente senso d'insicurezza da parte della cittadinanza e penso che serva un maggior impegno anche da parte del Comune, in particolare della polizia urbana, per prevenire, ad esempio, i piccoli furti che vengono commessi nelle ore diurne» - afferma -«Riguardo al 112 come numero unico per le emergenze, forse per cercare di migliorare il servizio si è finito per renderlo un po' impersonale. La caserma dei carabinieri c'è comunque sempre».
«È evidente che la sicurezza non dipende certamente dal Comune» - è la replica del sindaco, Giovanni Rusconi - «La polizia locale, negli orari di propria competenza, è comunque sempre presente ed attiva sul territorio comunale».
Leggi la presa di posizione del Sindacato autonomo di polizia nell'edizione de La Provincia in edicola venerdì 8 febbraio
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