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Venerdì 08 Febbraio 2013
Lurate Caccivio, sulle scuole
la maggioranza allo sbando
Aumentano le voci di dissenso nei confronti del sindaco. Il voto amministrativo rischia di diventare un referendum sulla gestione delle sedi
LURATE CACCIVIO - Si allarga il dissenso, in maggioranza, sulla scuola a Lurate. L'altra sera in Consiglio l'assessore Consuelo Bernasconi ed il consigliere Luca Calabrò si sono astenuti su una mozione della minoranza, con cui si chiedeva alla giunta di rinunciare al trasferimento del plesso di via Volta nell'edificio in via Regina Margherita e di investire ogni risorsa per il ripristino entro il 2013 della funzionalità di quello di via Bulgaro.
L'assessore Bernasconi ha spiegato che «fin dall'inizio ho espresso la volontà di vedere tutti i parametri tecnici rispettati, per portare la scuola in via Regina Margherita. Ci sono due grosse criticità: la mancanza di una palestra e la deroga Asl che ha autorizzato l'uso dello stabile di via Regina come scuola in via temporanea (fino al 2015), per il tempo necessario alla messa in sicurezza sismica della scuola di via Bulgaro. Solo se saranno superate queste criticità, potrò dire che va bene la scuola a Lurate».
Il consigliere di minoranza Anna Gargano ha rimarcato che «l'ultimo collaudo strutturale della scuola di via Regina Margherita è del 2010 e manca la valutazione di vulnerabilità sismica. I bambini lì dentro non possono andare». Contrario al trasferimento, per carenze strutturali e funzionali dello stabile di via Regina, anche il consiglio d'istituto.
L'assessore Fernando Lamorgese, distinguendosi dai dissidenti, ha dichiarato di non essere mai stato d'accordo sulla biblioteca a Lurate, ma favorevole al recupero del plesso storico. «Non ho condiviso le forzature del sindaco, Rocco Palamara, che ha terremotato la scuola di via Bulgaro per portare un plesso a Lurate» - ha aggiunto - «La struttura è pronta, gli enti competenti sostengono che sia possibile usarla come scuola. Perché non lasciare decidere al preside?».
«Ti dovresti dimettere da consigliere comunale, perché sei stato eletto con la lista "Berlusconi per Rocco Palamara sindaco" e ora hai cambiato partito». Così il sindaco si è rivolto in consiglio all'ex assessore Antonino Spoto, che a metà gennaio ha lasciato la maggioranza, anch'egli critico sulla gestione delle scuole,. Accantonata ogni diplomazia, Palamara ha invitato Spoto a «rinunciare anche all'incarico di consigliere, per correttezza»; sollecitazione neanche lontanamente raccolta.
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