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Sabato 09 Febbraio 2013
«L'Inps non chiuda
la sede di Menaggio»
Il direttore regionale, Quattrone: «Quell'acciottolato impedisce l'accesso ai disabili, siamo aperti ad altre proposte». I sindacati: «È impensabile il chiedere a tutti gli utenti di raggiungere Como»
Replica così il direttore regionale dell'Inps, Giuliano Quattrone, alle critiche scaturite in ambito locale dinanzi alla decisione di chiudere la sede di Menaggio per via di un accesso reso problematico dalla presenza di barriere architettoniche.
«Le valutazioni tecniche in merito all'edificio proposto dal Comune di Menaggio hanno evidenziato un'ubicazione in centro storico, inaccessibile ai mezzi di trasporto, e la presenza di un tratto ripido in acciottolato, con sassi arrotondati che non garantiscono un piano uniforme, diventano scivolosi in caso di pioggia e non consentono ovviamente l'accesso a persone disabili, siano esse dipendenti o utenti» - conclude Quattrone - «Siamo disponibili a valutare proposte alternative, purché conformi alle normative in materia di sicurezza».
Dal territorio, tuttavia, si leva un coro unanime di dissenso. Nessuno, in particolare, condivide la motivazione della barriera architettonica: «È meglio rimuovere od ovviare in qualche modo alla barriera o dirottare su Como tutti gli utenti, pensionati, lavoratori e disabili, di un territorio molto vasto e già di per sé disagiato?» - si domanda Alessandro Tarpini, segretario generale provinciale della Cgil - «La risposta mi pare scontata. La prospettiva che i vertici regionali dell'Inps pongono, insomma, è inaccettabile, non solo per i disagi che creerebbe alla cittadinanza, ma anche perché centinaia di utenti dovrebbero viaggiare fino al capoluogo per qualsiasi pratica, andando ad intasare ulteriormente una strada Regina già al collasso».
Esprime considerazioni dello stesso tenore vengono espresse il segretario generale provinciale della Cisl, Gerardo Larghi: «A livello nazionale l'Inps scarica ormai sempre più oneri e disagi sulla società. Con tutte le soluzioni esistenti per abbattere le barriere architettoniche, alcune anche poco costose, è davvero paradossale la decisione di chiudere la sede di Menaggio per via di un accesso con gradini».
Anche in ambito politico sono tutti contro la scelta dell'Inps di rinunciare all'ex asilo nido come sede locale: «Basta eseguire i necessari interventi che consentano un accesso più comodo all'edificio» - afferma il consigliere regionale Luca Gaffuri del Partito democratico - «Mi pare, purtroppo, che sempre più spesso la soluzione ai problemi di numerose attività pubbliche in territorio comasco sia la chiusura».
Considerazioni condivise dal collega Dario Bianchi della Lega Nord, che auspica maggiore unità territoriale: «Ci stanno smantellando con continui tagli perché siamo un territorio debole. Spesso le battaglie dell'uno non trovano seguito da parte degli altri e così finiamo col rimetterci tutti. Occorre più compattezza».
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