Homepage
Lunedì 11 Febbraio 2013
Leotta alla conquista dell'Asia
Seguirà un album austriaco
Alla fine dello scorso gennaio è partito per una lunga tournée che lo ha portato a esibirsi in Cina, in Giappone, in Corea del Sud, a Singapore e in Indonesia. E in aprile, Leotta inciderà il suo primo disco di Lieder con il famoso baritono austriaco Paul Armin Edelmann, con il quale sono in agenda diversi concerti
Alla fine dello scorso gennaio è partito per una lunga tournée che lo ha portato a esibirsi in Cina, in Giappone, in Corea del Sud, a Singapore e in Indonesia.
E, al suo rientro in Italia, Leotta si dovrà occupare del nuovo repertorio liederistico al quale si è da poco accostato, conquistato dai concerti per canto e pianoforte ascoltati a Vienna.
In aprile, Leotta inciderà il suo primo disco di Lieder con il famoso baritono austriaco Paul Armin Edelmann, con il quale sono in agenda diversi concerti.
Spiega il musicista lariano: «Penso che sia davvero importante per un pianista approfondire lo studio del repertorio cameristico classico: la voce come gli strumenti ad arco hanno un modo particolare di fraseggiare una linea melodica che appartiene solo a loro. Soprattutto ciò riguarda i grandi interpreti con cui dovrò cimentarmi...».
Ma gli impegni del bravo pianista non finiscono qui e si protrarranno fino al 2015.
L'artista comasco ha in programma importanti concerti in Germania, con la leggendaria Bayerische Rundfunk Orchester di Monaco di Baviera - con la quale inciderà un disco dedicato a Liszt - e con i Munchener Symphoniker.
Inoltre, sono già programmati alcuni suoi concerti in massimi templi internazionali della musica tra i quali il Musikverein di Vienna e la Philarmonie del Gasteig di Monaco di Baviera.
Intanto, il quarto volume dell'integrale delle Sonate di Beethoven, che Leotta ha appena concluso di registrare in Canada per Atma Classique, sta raccogliendo straordinari consensi da parte dei critici delle più importanti riviste musicali specializzate.
Tra tanti altri, il noto musicologo Matthias Kornemann così si è espresso a gennaio sul magazine tedesco "Rondo": «Il pianista italiano Christian Leotta dimostra di possedere il rarissimo gene che gli permette di penetrare lo spirito di Beethoven interpretandolo creativamente. Ha un senso drammatico della forma e del cambio di colori, inoltre sa mettere in risalto i passaggi di transizione con grande tensione. Questo ciclo di registrazioni ci rivela un interprete di Beethoven che sarà molto difficile eguagliare da parte di qualsiasi altro pianista della sua generazione».
E il magazine canadese "The Whole Note" chiosa: «Siamo grati a Leotta e al suo Beethoven che mette in luce una tecnica prodigiosa e un'innata musicalità...».
Maria Terraneo
© RIPRODUZIONE RISERVATA