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Lunedì 11 Febbraio 2013
«Quella dei disabili è una scusa
L'Inps deve restare a Menaggio»
Contrario al trasloco anche il vicesindaco di San Siro, costretto su una carrozzina: «Nessuno ci strumentalizzi». Pedrazzini: «Le alternative per la sede ci sono»
«Nessuno si permetta di usare i disabili per giustificare la chiusura di un servizio pubblico. Conosco bene le normative sulle barriere, ma un conto è agire per tutelare i meno fortunati, ben altro è cercare di strumentalizzarli» - afferma Raveglia - «La soluzione al problema? L'ha già fornita il sindaco di Menaggio, Alberto Bobba, mettendo a disposizione un ufficio del municipio per il disbrigo di pratiche che riguardano soggetti disabili. L'Agenzia delle entrate, che si insedierà nello stesso ex asilo nido, ha accettato di buon grado e non si capisce perché l'Istituto nazionale per la previdenza sociale non debba fare altrettanto; probabilmente perché la volontà dell'ente è quella di sbaraccare, a prescindere da tutto e da tutti».
La minoranza consiliare di Menaggio intende presentarere una mozione. «Il problema è territoriale e il primo errore è quello di volerlo affrontare come se fosse solo di Menaggio» - sottolinea il capogruppo, Gianluca Pedrazzini - «A che serve, allora, sbandierare il vessillo della tanto auspicata fusione? Gli amministratori della zona si devono sedere attorno a un tavolo e individuare un immobile idoneo in qualche Comune. Già a Menaggio mi sembra che non manchino le possibili alternative: l'ex scuola di Croce, per esempio, l'ex spazio giochi, il quasi ex tribunale, l'ex ufficio registro, se messo a norma, oppure l'ex spazio giochi, affidato purtroppo gratuitamente alla Siae».
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