I negozi e la crisi
Convegno a Olgiate

Nell'incontro, organizzato dalla Confcommercio, sono emerse grosse preoccupazioni su Imu e Tares. Monetti: «L'aumento della tassa rifiuti può arrivare a punte del 700% per gli alberghi». Attenzione però alle bollette del gas: sconto di 170 euro su mille

OLGIATE COMASCO - Dopo l'Imu, in arrivo un'altra stangata. L'annunciata introduzione della Tares (la nuova tassa rifiuti e servizi) spaventa gli operatori commerciali. Timore giustificato dalle previsioni di «aumenti medi del 290%, fino al 670% per esempio per locali di pubblico intrattenimento». Dati indicati dal direttore provinciale della Confcommercio, Graziano Monetti, intervenuto ieri all'incontro "Ricette contro la crisi" promosso dal locale assessorato al Commercio in collaborazione appunto con Confcommercio Como.

Presenti l'assessore al commercio di Olgiate, Simone Moretti, Eleonora Gabrielli di Confcommercio Como, Guido Bignamini di Tradecom e Paolo Pazzagli, direttore di Fidicomtur.

I dati della crisi del settore sono drammatici: nel 2012 le chiusure in Lombardia sono state 5500, pari a 15 aziende al giorno. Il saldo aperture-chiusure in provincia di Como nel 2012 è stato di meno 152 nel commercio, di cui meno 74 al dettaglio e meno 49 nei servizi di alloggio e ristorazione.
Una politica di sostegno alle imprese, in un contesto di grave crisi, è la prima richiesta che arriva dalla principale associazione di categoria.

«Chiediamo che la pubblica amministrazione e la politica in senso lato possano confrontarsi con l'associazione sui temi centrali che a noi preoccupano come l'aumento dell'Iva e la Tares» - ha dichiarato Monetti - «Va rivista l'Imu, affinché l'immobile commerciale sia considerato uno strumento di lavoro e non un bene di lusso». Il direttore di Confcommercio invita i Comuni anche a dialogare con l'associazione «sull'imposta di soggiorno, che preoccupa molto il settore alberghiero e ricettivo. Chiediamo che, se si decide di introdurla, che il gettito porti benefici reali nel turismo».

Un risparmio sicuro sulla bolletta del gas, facendo valere il diritto alle accise agevolate di cui godono i commercianti. «Ne hanno diritto tutti i commercianti, eccezion fatta per studi tecnici, commercialisti, dentisti e agenzie di viaggio» - ha spiegato Guido Bignamini - «Con le accise agevolate, su una bolletta di mille euro se ne possono risparmiare 170. Va fatta una verifica sulla fattura, per controllare se le accise vengono pagate piene o agevolate». Servizio che Tradecom fornisce gratuitamente.

Una pagina dedicata nell'edizione de La Provincia in edicola martedì 12 febbraio

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