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Venerdì 15 Febbraio 2013
Dongo, un grand hotel
al posto della Falck
L'ex porto dell'azienda può determinare una svolta per il futuro del territorio.
Non più utilizzato da tempo per l'attività della ferriera, faceva parte del patrimonio immobiliare della Dongo srl, società del gruppo Casti fallita qualche anno fa.
La decisione di alienare l'area, peraltro, risaliva agli anni addietro ed era stata assunta dalla proprietà dello stabilimento: alla fine del 2008 il consiglio comunale aveva approvato la trasformazione dell'area ad uso residenziale, commerciale, turistico e terziario. Una decisione che, con la fonderia della ghisa ferma ma non ancora fallita, aveva suscitato non poche reazioni: nell'area del porto c'è il depuratore delle acque di fabbrica, senza il quale non sarebbe concepibile la riattivazione degli impianti.
La proprietà aveva annunciato la volontà di destinare gli introiti dell'alienazione del porto per lo sviluppo della fabbrica. In pochi anni, tuttavia, le sorti della ferriera hanno preso una piega che nessuno si sarebbe augurato: prima è fallita Afl, poi Dongo srl e, più di recente, il gruppo Casti ha presentato richiesta di concordato preventivo al tribunale per cercare di evitare il fallimento di Isotta Fraschini.
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