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Martedì 19 Febbraio 2013
Jordan al Blue Note
virtuoso del tapping
Stanley Jordan torna al Blue Note di Milano: il grande chitarrista americano si esibirà nel locale di via Borsieri 37 stasera (martedì 19 febbraio), alle 21, per un unico concerto
A soli 53 anni ha festeggiato l'anno scorso il suo primo trentennio di un'attività discografica inaugurata dallo stupefacente "Touch Sensitive", il primo di una lunga serie di dischi proseguita fino a "Friends" del 2011, un disco in cui l'artista di Chicago ha chiamato «tutti i jazzisti che amo di più per quattro giorni di gioia e divertimento in studio di registrazione, condensati in un'ora di musica».
Ma, come già in passato, in questo tour italiano Jordan è solo, sul palco, solo con la sua chitarra e le sue dita, eppure chiudendo gli occhi può sembrare di ascoltare due, se non tre musicisti. La tecnica di Stanley è diventata leggendaria: forse perché il suo primo strumento è stato il pianoforte, Jordan non pizzica le corde né con le dita né con il plettro, ma ha esaltato a livelli prima quasi inimmaginabili la tecnica del "tapping", suonando con tutte e dieci le dita sulla tastiera dello strumento. Quello che per tanti altri chitarristi è un breve cliché (nel rock è stato reso popolarissimo alla fine degli anni Settanta da Eddie Van Halen), per lui è l'unico modo di avvicinarsi a uno strumento, dando vita a uno stile inconfondibile.
Apertura porte alle 19.30, concerto alle 21, biglietti a 32 euro (ridotti a 27 se acquistati entro due ore dall'inizio dello spettacolo).
Alessio Brunialti
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