In questi giorni le forze dell'ordine stanno raccogliendo le prime segnalazioni e denunce da parte dei clienti, che si sono ritrovati con prelievi sospetti sul proprio conto corrente. Per i postamat di via Petrarca gli ammanchi ammontano a circa cinquemila euro. Non più tardi di un mese fa, i carabinieri accertarono invece ammanchi di 4.800 euro alle poste di Ponte Lambro, 480 euro agli sportelli di Canzo e 50 euro a Tavernerio.
Non è escluso che la truffa dei postamat sia collegata a quella che ha interessato i due bancomat erbesi, e proprio la comparazione tra i diversi video di sorveglianza potrebbe dare risposte in questo senso. Alla Deutsche Bank di via Como - una decina di giorni fa - sono stati registrati ammanchi pari a 350 euro, mentre alla Barclays il conto è stato molto più salato: tremila euro.
La dinamica della truffa è ora allo studio dei carabinieri di Como ed Erba. Attualmente le ipotesi più accreditate restano due. I truffatori potrebbero aver utilizzato una forcella per manomettere il canale di erogazione delle banconote, bloccando di fatto il contante all'interno della macchina; in questo modo - pensando che il bancomat non funzioni - il cliente si allontana e a quel punto compaiono i ladri per ritirare indisturbati le banconote.
Non è da escludere, però, anche l'ipotesi più complessa della transazione inversa. La manomissione della macchinetta, in questo caso, avviene utilizzando una carta bancomat modificata capace di mandare in tilt l'erogatore (al quale non risulta di aver consegnato i contanti, pur avendolo fatto).
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