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Venerdì 22 Febbraio 2013
Redditometro condannato
Lede la privacy del cittadino
Per la prima volta da quando è entrato in vigore il 4 gennaio, la sentenza di un Tribunale smonta il Redditometro, lo strumento sul quale puntava l'Agenzia delle entrate per il recupero dell'evasione.
E' accaduto al Tribunale civile di Napoli dove il giudice ha accolto il ricorso di un contribuente che non voleva che "l'Agenzia venisse a conoscenza di ogni singolo aspetto della propria vita privata".
Particolarmente significative le motivazioni addotte dal giudice civile, secondo il quale il redditometro "determina la soppressione definitiva del diritto del contribuente e della sua famiglia ad avere una vita privata, a poter gestire autonomamente il proprio denaro, ad essere quindi libero nelle proprie determinazioni senza dover essere sottoposto all'indenza del potere esecutivo, senza dover dare spiegazioni e subire intrusioni su aspetti anche delicatissimi della propria vita privata, quali la spesa farmaceutica, l'educazione e mantenimento della prole".
La decisione del Tribunale civile di Napoli è destinato a rappresentare un precedente facilmente repricabile in altre situazioni.
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