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Lunedì 04 Marzo 2013
Il rapper comasco Sciglio Mc
Una stella grazie al web
In due giorni 63mila contatti per il suo nuovo video, ma poi Youtube lo censura. (guarda il trailer). E ora un album con 12 brani
Operaio in una stamperia di giorno e rapper di notte, Andrea Scigliano, per i fan Sciglio Mc, ricorda il giovane di periferia dalla rima facile e bruciante, interpretato da Eminem nel film "8 mile". E anche per lui, che ha 23 anni e rappa da cinque, dopo tanti sacrifici, cominciano ad arrivare importanti soddisfazioni.
Se la prima affermazione tra gli appassionati del genere hip hop la deve alla collaborazione con il Presidente e con Vincenzo da Via Anfossi, membri della Dogo Gang, che dal 2008 al 2011 lo hanno portato a calcare diversi palcoscenici milanesi e a esibirsi al 2° Hip Hop Tv B.day in diretta Sky, ora Andrea si è messo in proprio. «Voglio essere Sciglio - afferma orgogliosamente - e non la spalla di Tizio o Caio». E si appresta a raccogliere 12 brani nell'album "Fino a qui", che tra qualche settimana sarà scaricabile gratuitamnte da Internet.
Da gennaio sta pubblicando un video al mese sul sul canale di Youtube. "Anthem 2013" è partito col botto: 63mila visualizzazioni in due giorni. Ma ora sul web si trovano decine di link vuoti. «È stato censurato da Youtube - racconta Andrea (si trova on line sono una versione ridotta) -. Non capisco perché abbiano tolto proprio quello e invece hanno lasciato "La bella Italia", che ha un testo molto più duro». «Politico corrotti mangisoldi a tradimento / io mi spacco il culo in vita per un misero stipendio...», incalza nel video rimosso, mentre nell'altro se la prende anche con le forze dell'ordine: «I poliziotti uccidono per sbaglio / e non si fanno manco un anno dentro al gabbio». Comunque, "Anthem 2013" è stato ripubblicato dal suo produttore, Reel music production, ed è rrivato a 100mila contatti.
Ama la rima tagliente, Sciglio, ma sa anche toccare le corde della tenerezza e dell'impegno civile. «La prima canzone, "Michael" - racconta -, la scrissi cinque anni fa per un amico andato in coma. Gliela fecero ascoltare, e dai sui occhi scese una lacrima...».
Di recente ne ha scritta un'altra per Giacomo Scaccia, il diciassettenne di Albavilla morto di meningite nel 2009, divenuto un caso di malasanità dopo che sono stati condannati i due medici che lo hanno avuto in cura.Un altro videoclip, "Avversità", racconta una storia esemplare di quest'Italia in fallimento: quella di un uomo che dopo essersi separato dalla moglie si ritrova in mezzo alla strada («Mi hai rubato tutto dopo il divorzio / i risparmi di una vita tutti nel tuo portafoglio / nostra figlia la vedo solamente in foto / e se dico che mi hai rovinato, dico poco»). Il prossimo videoclip sarà dedicato alla sua città: "Como male", inno ai ragazzi di strada come lui, nonché seguito di una precedente "Como bene", in cui sbeffeggiava i figli di papà.
Pietro Berra
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