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Sabato 09 Marzo 2013
Scuola, approvate le norme
sull'autovalutazione
Via libera del Consiglio dei ministri al Regolamento che prevederà controlli e piani di miglioramento per tutti i 9.300 istituti scolastici italiani. I risultati saranno resi pubblici così che le famiglie possano valutare e scegliere le scuole migliori.
Dal prossimo anno scolastico tutte le scuole italiane dovranno iniziare un percorso di autovalutazione, controllato da nuclei esterni, e attivare interventi di miglioramento sull'apprendimento degli alunni e sul funzionamento delle scuole. L'Italia, in ambito europeo, era uno dei pochi paesi non ancora dotato di un sistema di questo tipo. E da settembre insegnanti, dirigenti scolastici e personale Ata verranno chiamati alle proprie responsabilità.
Il decreto varato da Palazzo Chigi in appena otto articoli spiega come funzionerà la valutazione "di sistema": finora, con i test Invalsi sono stati valutati soltanto gli alunni e non l'intero sistema scolastico o le scuole.
Il primo passo sarà l'autovalutazione d'istituto: sulla base di una serie di indicatori predisposti dall'Invalsi, uguali per tutte le scuole italiane, verrà compilato il Rapporto di autovalutazione che ha la finalità di fare emergere gli eventuali punti deboli della scuola. Il secondo passo consiste nella predisposizione di un Piano di miglioramento per cercare di colmare il divario con le altre scuole. Per la predisposizione di quest'ultimo, le scuole potranno rivolgersi all'Indire (l'Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa), alle università o agli enti che riterranno più idonei. Poi, inizierà un periodo di due/tre anni in cui le scuole dovranno mettere in pratica le azioni di miglioramento e, alla fine, stilare un nuovo Rapporto di autovalutazione per valutare gli effetti del Piano e gli eventuali progressi.
Ma le scuole, durante il loro iter valutativo, riceveranno la visita dei nuclei di valutazione esterna - composti da un ispettore (ora dirigente tecnico), un dirigente scolastico e un esperto in materia di valutazione - che guideranno e indirizzeranno le scuole nel difficile percorso che stanno per intraprendere. L'idea del ministro è quella di valorizzare l'autonomia scolastica con un contrappeso statale che renda la valutazione omogenea su tutto il territorio nazionale.
L'altra novità è che la cosiddetta Rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche - tra le performance prima e dopo la terapia del Piano - avverrà attraverso "la diffusione dei risultati raggiunti, attraverso indicatori e dati comparabili". Così, all'atto delle iscrizioni, le famiglie potranno anche scegliere le scuole "migliori".
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